Razionale

Il diabete mellito Tipo 2 è una malattia cronica caratterizzata da anomalie glico-lipidiche e si caratterizza per una patologia micro e macrovascolare a carico di differenti organi ed apparati.

La sua incidenza è in continua crescita, assumendo ormai proporzioni ‘epidemiche’. Secondo l’OMS si calcola che nel 2025 saranno 3OO milioni gli individui affetti da diabete Tipo 2.

I cambiamenti dello stile di vita quali la vita sedentaria, una dieta ricca di grassi e povera di fibre, l'obesità, sono le cause principali.

Il diabete tipo due si caratterizza per una insulino-resistenza a livello di numerosi tessuti quali muscolo, fegato e tessuto adiposo; il che comporta, per garantire l'omeostasi glicemica, un aumento della secrezione di insulina. La conseguente iperinsulinemia induce accumulo di grasso soprattutto viscerale. L'aumento prolungato della glicemia porta allo sviluppo di complicanze croniche, sia micro-vascolari (retinopatia, neuropatia, nefropatia) che macro vascolari (cardiopatia ischemica, stroke, vasculopatia periferica).

Il controllo della glicemia rimane pertanto il cardine del trattamento soprattutto finalizzato a prevenire le complicanze micro e macro-vascolari. Qualora lo stile di vita non sia più sufficiente a controllare la glicemia si rende necessario intraprendere una appropriata terapia farmacologica. L'acquisizione, negli ultimi anni, di farmaci sempre più maneggevoli, flessibili, con minori effetti collaterali e, soprattutto, sempre più ‘mirati’ a correggere una ben determinata alterazione fisiopatologica, ha rappresentato un passo in avanti fondamentale nella cura del diabete Tipo 2.

A disposizione ci sono farmaci innovativi (glifozine, antagonisti del recettore del GLP-1 ed inibitori della    dipeptidil     peptidasi     4)     che     abbiamo     imparato     a     conoscere     da     utilizzare. Il corso si apre con una disamina della prevenzione e terapia delle micro e macro-vasculopatie e introduce alla farmacodinamica e alla farmacocinetica dei nuovi farmaci sottolineando i benefici secondari della loro associazione.